martedì 26 marzo 2013







La Costituzione della Repubblica Italiana PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori






Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.












2011 - referendum per uno stato pagano -testo scritto da Ivanna Rossi,  bandiere e video realizzati in collaborazione con Raffaela Tufano, 2009 lettura multietnica dell'art. 3 della costituzione italiana c\o camera del lavoro di milano ,  

domenica 24 marzo 2013


TUFANOSTUDIO
VIALE COL DI LANA, 14 – 20136 MILANO
estivo
Contrada Rukia PANTELLERIA
T: 02 89420303 - 380 4272384



Che significa per un artista colare pittura sulle rocce, da un elicottero in volo? E per il pubblico che lo osserva? La domanda può avere molte risposte, se collocato dentro la storia dell’arte contemporanea e dei suoi gesti.
Tufano si colloca dentro la genealogia che ha portato l’arte a disfarsi degli oggetti per imporsi come gesto, come pensiero realizzato in un’azione. Il processo su cui questa azione si costituisce è interamente progettato dall’artista, m ail suo risultato finale è fuori controllo, è aletorio, è delegato al caso: Tufano lo delega agli eventi atmosferici, il vento prima di tutto. Dove cadrà la sua pittura e che cosa formerà una volta sopra le rocce lo decide Eolo.
L’Arte Processuale, nata all’incirca nel 1968 per opera di Robert Morris, che delegava la realizzazione delle sue sulcture in feltro o in filo alla forza di gravità. Naturalmente bisogna fare riferimento anche alle azioni/provocazioni ludiche del gruppo Fluxus, di cu Tufano può dirsi l’estrema propaggine italiana.
Poi c’è la natura: l’artista si inserisce nel divenire naturale, con i suoi tempi di trasformazione, con le sue proprie morfologie, con le quali l’arte vuole porsi in relazione. Le rocce subiscono in tempi incomparabilmente lunghi le trasformazioni che gli agenti atmosferici determinano, mentre il paesaggio vegetale si trasforma, crescendo in tempi più brevi e percepibili.
L’arte, in questo caso la pittura., entra in questo divenire portando la sua propria temporalià.
Molto veloce nell’atto di formarsi, potenzialmente eterna nel suo permanere, effettivamente soggetta anch’essa, anzi essa soprattutto, agli agenti naturali.
E qui la memoria corre alla Land Art: grandi segni realizzati con macchine incidendo nel terreno dei deserti americani, o nelle pianure innevate del Nord del continente, da fruire, nei casi in cui l’intervento è rimasto (per gli altri ci sono le fotografie) nel luogo stesso in cui è stato realizzato, con le inevitabili modificazioni morfologiche apportate dalla natura.
Inquadrata storicamente in questo modo, resta aperta la domanda: come definire oggi u’0azionecome quella di Tufano a Pantelleria? La risposta sarà molteplice e variegata a seconda della reazione di ciascuno degli osservatori, testimoni dell’azione stessa o del suo risultato. Come succede sempre i n arte, del resto…
Giorgio Verzotti


sabato 23 marzo 2013



I N  T H E    I S-L A N D A R T
P A N T E L L E R I A
TUFANOSTUDIO25
CONTRADA RUKIA, PNTL




I N  T H E    I S-L A N D A R T
L'idea di uno spazio aperto dove opere “non completate” possono dialogare con lo spazio, con l'atmosfera, con le perturbazioni atmosferiche, climatiche, quale luogo? Se non Pantelleria! Perché un artista facilmente si lascia ammaliare dall'atmosfera del luogo quindi è meglio non cadere nella convinzione di avere "fatto" un'opera, ma contribuito.
L'opera d'arte è necessariamente incompleta, insatura, da farsi. In questo senso, le opere non completate sono le più radicali,”I Prigioni".






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